Nel precedente articolo abbiamo parlato degli “aiuti” in generale, per poi soffermarci su quelli primari. Oggi invece andremo ad analizzare gli aiuti “secondari” che andranno a rafforzare la richiesta dell’aiuto “primario”.

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Nel dettaglio questi aiuti sono la voce, la frusta e lo sperone. La voce può essere utilizzata come rafforzativo per far avanzare o rallentare il cavallo. Simulare il verso della “raganella” produce nel cavallo la voglia di avanzare leggermente, come il pronunciare parole come “trot” o “galop” aiutano i cavalli ben lavorati a procedere con l’andatura richiesta. Un fischio lungo e sordo avrà un effetto tranquillizzante, in questa maniera il cavallo sarà più propenso a rallentare e tranquillizzarsi.

La frusta invece si può utilizzare sia come aiuto propulsivo per far avanzare il cavallo, se abbinato alla gamba, sia come strumento per ottenere attenzione da parte del cavallo, colpendolo sulla spalla oppure come deterrente alle frenate se utilizzato davanti ad un salto dove il cavallo mostra poca attenzione. Con una frusta lunga invece, si può richiamare l’attenzione del cavallo in ogni parte del suo corpo che, se “colpita”, provocherà in lui un senso di rispetto per l’esercizio.

Infine lo sperone viene indossato per accentuare l’azione della gamba nella richiesta degli esercizi e nei comandi di ogni tipo; è in tutti i sensi un punto esclamativo alla richiesta.

Tutti gli aiuti “secondari” vanno utilizzati in aggiunta a quelli “primari” in modo da non diventare una punizione per il cavallo che, ricevendo per esempio una frustata senza un motivo apparente. Non capendo cos’ha sbagliato vivrà male l’accaduto interrogandosi sulle motivazioni che vi hanno spinto a frustarlo portandolo così, alla lunga, a perdere fiducia in voi e di conseguenza a lavorare male. Di conseguenza non risponderà più reattivamente alle richieste che gli farete perdendo qualità e performance.

Mi raccomando, l’utilizzo degli aiuti secondari è molto utile dal punto di vista dell’efficacia ma anche pericoloso dal punto di vista della resa. Fate sempre affidamento al vostro istruttore per imparare a gestire il cavallo in modo sicuro ed efficace, diffidando da chi ricorre a metodi coercitivi senza aver prima sperimentato una soluzione meno invasiva.

Con questo non voglio demonizzare l’uso della frusta e degli speroni, ma solo sensibilizzarvi sul corretto uso degli aiuti.

Spero di essere stato esauriente nelle spiegazioni, ma se avete domande specifiche non esitate a chiedere lasciando un commento! 🙂

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