Ogni sessione di allenamento deve essere improntata al miglioramento tecnico e atletico degli allievi, sia nella lezione one to one che in ripresa. Ogni allenatore potrebbe aver bisogno di delegare i compiti e le attività ai collaboratori, in modo da aver più occhi puntati sugli allievi, dandogli così la possibilità di migliorare in maniera più completa.

Altre volte l’istruttore delega agli allievi il compito di autocontrollarsi in modo da responsabilizzarli e da renderli un po’ più autosufficienti.

Dare agli allievi delle responsabilità durante la sessione di allenamento è fondamentale, perché in questo modo si lascia lo spazio all’allievo, per autoregolarsi sugli eventi che lo riguardano. La delega è il mezzo principale per responsabilizzare l’allievo, siccome tramite di essa, l’istruttore dà la possibilità ad altre parti di valutare l’andamento della lezione, mantenendo però un controllo di supervisione, senza mai tralasciare la propria autorità in campo. Anche delegando e responsabilizzando gli allievi, non bisogna mai far mettere in discussione la propria autorità, cercando di dare sempre agli allievi un punto di riferimento fisso nella nostra figura di istruttore.

Un modo efficace per sviluppare le capacità degli allievi è quello di passare da uno stile di insegnamento all’altro in maniera da lasciare la possibilità di responsabilizzarsi.

 Iniziare con un metodo autocratico, dà la possibilità agli allievi di concentrarsi sullo svolgimento dell’esercizio senza doversi preoccupare troppo della gestione degli spazi. Dopo che avranno sviluppato un buon controllo del cavallo e buona dimestichezza con le figure di maneggio si potrà passare ad uno stile più democratico, dando così loro, la possibilità di decidere in autonomia di effettuare delle azioni che reputeranno idonee per risolvere delle situazioni in campo.

In fine, si passerà ad uno stile le se fair, dove si lascia agli allievi la totale gestione della lezione e degli spostamenti in campo, dove la sola cosa che andremo a correggere sarà l’esecuzione dell’esercizio, la posizione e il corretto utilizzo degli aiuti.

L’obiettivo ultimo è quello di raggiungere l’emancipazione degli allievi, quindi, in altre parole si cerca di aiutarli a raggiungere la totale indipendenza. In questo modo la figura dell’istruttore si trasformerà da insegnante onnipresente nello sviluppo dell’allievo ad una figura più di tutor dove all’allievo trasmetterà le proprie esperienze al fine di migliorarlo ulteriormente.