Il Mentoring è uno strumento sempre più utilizzato per sostenere e dare un miglior sviluppo personale all’allievo. È un modo molto utile per sviluppare le capacità e le potenzialità dell’allievo e può essere utilizzato a tutti i livelli e a prescindere dall’età e dal background accademico.

Spesso si fa molta confusione tra i termini Mentoring e Coaching, che sono due tipologie ben distinte di approccio, dove il Coaching si concentra sullo sviluppo di conoscenze e competenze tecniche specifiche di un allievo. Il Mentoring invece è un sistema più a lungo termine che coinvolge diversi aspetti tra i quali il dare sostegno, orientare e fornire consulenze agli allievi. È una collaborazione tra mentore e allievo, dove normalmente il mentore lavora in un campo simile e condivide con l’allievo le sue esperienze e la sua maggiore conoscenza delle situazioni che si vengono a presentare dando sostegno e aiutando l’allievo più giovane a sviluppare una crescita tecnica più consapevole.

Il Mentoring è uno strumento molto potente di sviluppo personale e sta diventando sempre più popolare per l’efficacia che ha nell’aiutare le persone a realizzarsi nelle loro carriere sportive tramite l’instaurarsi di una relazione d’aiuto, in cui si condividono esperienze simili, basata su fiducia e rispetto.

Cosa può fare un mentore?

Nel processo di Mentoring il ruolo del mentore è quello di infondere fiducia e incoraggiamento, aiutando l’allievo ad orientarsi e credere in se stesso, diventando più consapevole di ciò che sa fare, prendendo in mano la propria vita ed i propri risultati, assumendosene la responsabilità e scegliendo in che direzione andare anziché affidarsi al caso.

Il mentore può:

  • Insegnare determinate abilità all’allievo riguardo ad uno specifico problema;
  • Allenare l’allievo a sviluppare determinate capacità;
  • Proporre delle sfide al proprio allievo così da farlo uscire dalla propria zona di sicurezza;
  • Concentrarsi sullo sviluppo complessivo del suo allievo creando un ambiente sicuro per correre determinati rischi.

Possono esistere modelli di Mentoring individuali o di gruppo. Il rapporto di Mentoring più comune è quello uno a uno, cioè in cui ad un allievo si affianca un mentore (un allievo più esperto). La maggior parte delle persone preferiscono questo modello perchè rende possibile sviluppare un rapporto personale e fornisce il giusto supporto individuale.

C’è poi il Mentoring di gruppo dove un mentore può lavorare con anche con 4 allievi in una sola volta. I gruppi di solito si riuniscono una o due volte in un mese per discutere di vari argomenti. In questo tipo di Mentoring viene però a mancare un po’ del rapporto personale tipico della modalità uno ad uno ed è per questa ragione che è spesso combinato con il primo modello.