Iniziamo dicendo che le origini del cavallo risalgono a più di cinquanta milioni di anni fa dove l’antenato comune di tutte le specie equine era l’Eohippus, trovava il suo habitat nelle rigogliose paludi dell’America settentrionale, dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Questo antenato era molto diverso dai cavalli odierni, per la mole ridotta, la schiena arcuata e per le dita negli arti.

evoluzioneI cambiamenti climatici e la curiosità hanno portato questo abitante delle paludi a spostarsi per gradi nelle praterie, con delle fasi evolutive intermedie come il mesohippus, successivamente il merrychippus e il pliohippus fino ad arrivare all’equus che è l’ultimo stadio evolutivo del cavallo prima della mescolanza artificiale indotta dall’uomo.

Nella sua evoluzione è cresciuto, fisicamente, dalle dimensioni ridotte simili a piccoli cani, con denti aguzzi e piedi con 4 dita palmate, si è trasformato fino a raggiungere un altezza media di un metro e sessanta, i denti si sono adattati all’alimentazione erbivora e le dita accessorie si sono ritirate fortificando il suo dito medio creando la scatola cornea e indurendo lo zoccolo.

Oggi le dita accessorie ritirate si possono osservare tramite lastra, prendendo il nome di “ditini” e si trovano nella regione degli stinchi.

Alcuni esperti sostengono che i cavalli odierni discendano dal cavallo selvatico ancora presente in natura l’Equus przelawski, ma per la grande varietà di razze, alcuni propendono per la più recente tesi delle origini multiple.

A confermare questa supposizione c’è l’ipotesi della suddivisione delle specie equine in tre gruppi che rispecchierebbero i quattro generi originari di cavalli selvatici:
– il primo gruppo: dei pony, che raggruppa tutti i cavalli di taglia ridotta, dal Falabella al pony shetland;
– il secondo gruppo( discendente del cavallo della tundra): contiene i cavalli da lavoro che hanno contribuito al lavoro dell’uomo.
– il terzo: è il più numeroso, comprendente le razze da sport, da svago e da passeggio. I loro progenitori sono il cavallo arabo e il cavallo della steppa, anche se in minima parte.

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