Ogni programma di Coaching è diverso ed unico, studiato e concordato tra coach ed allievo, tenendo conto di diversi fattori. A cominciare dalla disciplina.

Voglio affrontare questo argomento in maniera molto larga e senza soffermarmi su una disciplina specifica ma facendo un quadro generale di come bisognerebbe agire dal punto di vista organizzativo.

Quando si decide di pianificare un lavoro con un allievo è fondamentale tenere bene a mente ogni singolo obiettivo e le aspirazioni del cavaliere, il cavallo ed i punti di forza ed le aree di miglioramento, le risorse  e l’esperienza pregressa il supporto e gli eventuali vincoli finanziari che potrebbero essere un ostacolo per il raggiungimento dell’obbiettivo.

Mentre realizzeremo il programma dovremo tenere a mente anche le tre aree chiave, che sono:

  • la pianificazione,
  • la consegna,
  • la revisione.

Esperienze pregresse:

È fondamentale tenere a mente la precedente esperienza di cavallo e cavaliere, al fine di identificare con chiarezza che tipo di lavoro bisognerà andare a svolgere.

Gli obiettivi per la prossima stagione dovranno essere “SMART”.

I concorsi ed eventi ai quali si parteciperà dovranno essere decisi in questa fase al fine di realizzare un programma ed un calendario equilibrato e con un lavoro progressivo.

Se il cavaliere vuole partecipare ai campionati, ad esempio, bisognerà decidere i criteri che soddisfino i suoi progressi in modo da affrontare queste categorie con la giusta preparazione. Sia la preparazione generale che le esigenze formative vanno discusse in questa fase in modo da procedere in modo proattivo verso l’obiettivo.

Preparazione:

Una volta definiti gli obiettivi del cavaliere, sarà importante prendere in considerazione le tipologie di allenamenti ai quali sottoporre l’allievo ed il suo cavallo.

In questo periodo il lavoro sarà incentrato sulle aree di miglioramento in modo da migliorare le debolezze del binomio.

Nella fattispecie si lavorerà in modo da rendere più forti i punti di forza, portandoli all’eccellenza, nel frattempo si andranno a diminuire le carenze tecniche ed atletiche del binomio, dando così modo ad entrambi di fortificarsi ed avere dei progressi graduali.

Il lavoro di preparazione, di solito è diviso in una parte di miglioramento atletico ed una di apprendimento tecnico, le due aree di lavoro devono necessariamente essere affrontare in sintonia, in modo da avere un progresso atletico e una capacità tecnica a livello della categoria alla quale si vuole partecipare.

Per esempio, un binomio che vuol partecipare ad una competizione di salto ostacoli di una difficoltà media, dovrà avere una preparazione atletica che gli consenta di mantenere la concentrazione e il carico di lavoro per tutta la durata del percorso. Il lavoro di condizione sul cavallo aiuterà a mantenere delle prestazioni elevate per tutta la gara, mentre un allenamento di tipo cardio sul cavaliere, lo aiuterà a mantenersi insieme al cavallo durante l’esecuzione del percorso.

Parlando di tecnica invece, si dovrà lavorare sulla variazione delle andature e le transizioni soprattutto tra galoppo riunito, medio ed allungato, in modo da dare al binomio l’elasticità necessaria per rientrare nel loro ritmo dopo ogni salto e di poter prendere spazio con un buon controllo tra un salto e l’altro, senza tralasciare la possibilità di variare il numero di tempo di galoppo da mettere tra un salto e l’altro nelle combinazioni.

 

Competizioni:

Questa fase è il momento in cui viene effettuata la verifica del lavoro svolto in preparazione all’evento. Per questo motivo è stato necessario decidere prima, a quali competizioni si dovrà partecipare in modo da effettuare una autovalutazione costante durante la piena attività agonistica. Così facendo si valuteranno i progressi e si decideranno eventuali cambiamenti nel programma in modo da garantire il raggiungimento degli obbiettivi.

Tutte le valutazioni andranno interpretate al meglio in modo da garantire che sia il cavallo che il suo cavaliere riescano a dare il loro meglio in competizione.

Post-Competizioni:

Questo è il momento ideale per riposarsi e recuperare le fatiche e le ansie del periodo di gare. È essenziale che il cavaliere e l’allenatore si confrontino per lavorare insieme ad un miglioramento per la stagione successiva, valuteranno l’andamento della stagione e se è andata come pianificato, in modo da correggere gli eventuali errori che hanno fatto e quali cose sono andate bene. Inoltre discuteranno obiettivi e aspirazioni future, in modo da riprendere con gli allenamenti in vista di altri risultati da portare a termine.

Conclusioni:

Come abbiamo visto sopra, una buona pianificazione può ridurre al minimo gli imprevisti ed gli eventuali infortuni. Con un programma di lavoro strutturato e pianificato, si darà la giusta progressione agli esercizi ed alle difficoltà agonistiche, in questa maniera non si rischierà di arrivare ad una prova senza essere più che sicuri del buon esito e del risultato finale.

Con questo non dico che si andrà in gara con la certezza matematica di vincere, ma sicuramente ci si potrà battere ad armi pari contro tutti gli altri atleti che come i nostri allievi si sono preparati duramente per sostenere una prova dura come il concorso.