NScreenshot_2015-02-18-17-11-26~2~2-1el precedente articolo vi ho raccontato un po’ di cose sul salto e le sue fasi, oggi invece vedremo la parabola!

Nel momento culmine della parabola, a prescindere dalle caratteristiche morfologiche del cavallo, bisognerà mettersi in posizioni diverse in base alle caratteristiche del singolo salto. Per esempio, se stiamo affrontando una riviera, il cavallo non avrà bisogno di effettuare un salto alto.

Il cavallo disporrà diversamente gli arti in previsione di ogni salto:

  • In un salto in lungo, i posteriori si poseranno indietro rispetto alle orme degli anteriori, in modo da spingere il peso più in avanti;
  • In un salto in verticale invece, i posteriori raggiungeranno o supereranno le orme degli anteriori, dando così maggior elevazione.

In ogni tipo di salto, Verticale o Largo c’è una distanza ottimale dove far staccare i piedi anteriori da terra al cavallo.

Questa distanza si chiama area di battuta, che dovrebbe essere a specchio sia davanti che dietro al ostacolo.  L’interpretazione dell’area di battuta è variabile in base all’altezza del salto, al terreno e al posizionamento. Nei salti in dislivello per esempio, abbiamo una fase ascendente molto più lunga di quella discendente, e nei salti in discesa l’esatto opposto. Mentre quando si incontrano gradoni o talus, la fase di parabola è dimezzata alla sola ascesa o discesa.

parabole

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