Sicuramente uno dei movimenti più affascinanti e più spettacolari del cavallo è il salto!

Che in natura il cavallo salti di sua spontanea volontà è discutibile, ma che ci riesca con estrema facilità è certo e dimostrato!  salto

Di certo è uno sforzo che può provocare un usura per via di una morfologia più o meo idonea a questo tipo di esercizio, per via del cavaliere, del salto e del terreno che incidono per buona parte sulla difficoltà del salto.

Per questi motivi è fondamentale che il cavallo sia ben allenato e di conseguenza pronto ad affrontare il salto in tutta serenità e senza produrre uno sforzo eccessivo.

Il salto comprende tutta l’esecuzione di un esercizio che analizzato più dettagliatamente si divide in diverse fasi, che sono:

  • La battuta, o chiamata del posteriore;
  • La fase di propulsione;
  • La Parabola, o fase aerea;
  • La fase di recezione a terra .

Analiziamole singolarmente, la fase di Battuta precede lo stacco dal suolo davanti all’ostacolo. Durante la battuta degli arti anteriori, il cavallo raccoglie sotto di se gli arti posteriori, in modo da chiudersi come una molla per poi esplodere in tutta la sua potenza nel salto. Gli addominali si contraggono e la schiena si flette, mentre l’incollatura si distende leggermente in avanti per valutare l’entità dell’ostacolo per poi sollevarsi dando modo agli anteriori di alleggerirsi e prepararsi alla fase successiva. fasi del salto

Nella fase di Propulsione, le fasce muscolari si contraggono e sono pronte a scattare. gli anteriori si raccolgono e il peso si sposta tutto sui posteriori per poi staccarsi. Diamo così inizio alla Parabola che si divide in due parti: quella iniziale ascendente, dove il cavallo si stacca da terra e tutto il suo corpo è sollecitato per spingere il suo peso e quello del suo cavaliere verso l’alto. In questa fase è molto importante per il cavallo, la capacità di raccogliere molto gli arti anteriori, in modo da tenerli il meno ingombranti possibile durante la fase di ascesa. Capita di vedere cavalli che flettono le braccia verso l’interno o l’esterno, perché non hanno una buona mobilità nell’arto. Sarà necessaria una buona sincronia dei movimenti per evitare sollecitamenti muscolari che possano provocare contratture o strappi muscolari. La parabola poi si conclude con la fase discendente, dove il passaggio dal momento di culmine alla fase di discesa è molto delicato. Gli arti anteriori si distendono e si preparano ad ammortizzare l’impatto con il suolo, insieme ad essi la schiena e l’incollatura si preparano per il contraccolpo, Mentre i posteriori sono ancora nello specchio dell’ostacolo e restano contratti.

fasi del salto 2

La fase finale del salto è quella della Ricezione a terra, che va eseguita con molta precisione per mantenere traiettoria, velocità e impulso. Questa fase è molto delicata, in quanto durante la parabola il baricentro è spostato tutto in avanti e in questa fase deve ritornare indietro per ristabilire l’equilibrio del cavallo. Durante l’atterraggio, il cavallo distende l’incollatura per ammortizzare l’urto è appoggia gli anteriori, pronto per seguire con i posteriori e riprendere la sua sequenza di galoppo.

Tutto questo meccanismo e queste fasi complicate, in realtà vengono naturali al cavallo ed al cavaliere, sempre se si sono allenati bene prima! 😉

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