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Considerando la sua natura da predato il cavallo, durante la sua evoluzione, ha sviluppato e inacutito i suoi sensi in modo da sfuggire ai predatori.

Andiamo a scoprirli nel dettaglio:

Vista: è il senso al quale il cavallo si affida maggiormente insieme all’ udito, il suo campo visivo si estende per 300°; tolto un piccolo cono d’ombra davanti al muso e dietro la groppa, può tenere sotto controllo tutto ciò che lo circonda senza spostare la testa, il suo muso allungato, inoltre, gli consente di avere una visuale alta del circondario anche mentre sta mangiando. L’iride a forma rettangolare gli dà una vista leggermente schiacciata e allargata, ma è grazie a questa forma rettangolare che può avere questo grandangolo visivo.

Udito: il cavallo riesce a sentire anche le onde sonore che noi non udiamo come: gli ultrasuoni (quei suoni molto acuti che sentono anche i cani) e gli infrasuoni (suoni con onde molto larghe). Muovendo le orecchie capisce da che direzione arriva il rumore e spesso riesce anche a determinarne la distanza approssimativa.

Olfatto: molto sviluppato e utile. Spesso si vedono i cavalli fare il “flemming”, quella smorfia tipo risata, che non è una risposta ad una vostra battuta, ma indica che il cavallo sta memorizzando un odore che ha gradito. Gli stalloni per esempio fiutano e memorizzano l’odore di una cavalla pronta per l’accoppiamento a chilometri di distanza.

Gusto: tutti i cavalli amano lo zucchero e tutti i sapori dolci, assaggiano prima di mangiare per capire se quello che hanno davanti può fargli bene o meno.

Tatto: la pelle del cavallo presenta milioni di terminazioni nervose tant’è che riesce a sentire quando una mosca gli si appoggia sul corpo e, grazie a dei muscoli sottocutanei che tirano la pelle e la fanno vibrare, riesce a liberarsene senza fare troppa fatica. Inoltre presenta delle vibrisse, che sono delle vere e proprie terminazioni nervose, che fuoriescono dal suo corpo nella zona intorno al muso e agli occhi, consentendogli di analizzare ciò su cui si poggiano e di evitare di sbattere durante le ore di buio.

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